essere in relazione —
se
chiudiamo gli occhi, facciamo un respiro profondo e richiamiamo alla mente
ricordi colmi di significato, subito ci rendiamo conto di come essi siano
strettamente legati ad un luogo specifico. Quell’immagine di un luogo ci permette
di percepire il flusso e la profondità del tempo. L’uomo infatti non è capace
di concepire o ricordare il tempo nella sua dimensione astratta: riesce a
coglierlo per mezzo di tracce, esperienze sensoriali e dettagli specifici. Una
serie di frammenti che vanno a definire la memoria visiva dei luoghi. Attraverso
queste brevi sequenze, di sei differenti paesaggi, viene raccontato come
l’architettura, attraverso i suoi dettagli, sia perennemente in dialogo con il
corpo. Dialogo questo che consente ad essa di uscire dall’ambito
dell’astrazione in un processo di genesi del ricordo, possibile solamente
grazie all’esperienza fisica dello spazio — 2018.21